Questa non è .... una storia d'amore by Marie Hélène de Cannière

autore:Marie Hélène de Cannière
La lingua: ita
Format: epub
editore: Babelcube Inc.
pubblicato: 2022-09-17T00:00:00+00:00

III Il regalo

“Ho solo bisogno di una piccola firma qui, per favore.”

Sono esitante. Questo pacco è proprio indirizzato a me?

“Ma chi è che me l’ha spedito? Io non ho ordinato niente, che io sappia...”

“Ah, signorina, leggo solo l’indirizzo riportato sulla scatola e la consegno. Voi siete quindi Anne Lagrange?”

“Sì...”

“Allora il destinatario di questo pacco siete proprio voi. Una piccola firma qui e potrete aprirlo. Una volta aperto e guardando cosa c’è dentro vi ricorderete meglio...”

“Ma non ho fatto spedire niente. So ancora quello che faccio, comunque...”

“Chi lo sa, forse è un regalo?”

“Ah, credete che sia così, voi...Oggigiorno, i regali...”

“Ascolta, signorina, quel che faccio è solo consegnare. Qui c’è il vostro nome e indirizzo, è chiaro. Allora, mettete qui una firma, e poi il resto, non mi riguarda.”

Firmo, a malincuore. Mi porge la scatola e ritorna nel suo furgone del corriere. Bene, non è che non fosse cortese, ma non amo le sorprese. Andiamo a vedere.

Mittente: Talon Books, Vancouver. Mai sentito parlare di quest’azienda. Ho paura di essere truffata. Vedrò bene questa sera, i miei clienti mi aspettano.

La scatola attende pazientemente che la apra. Dopo una giornata piena di appuntamenti, la ritrovo ad aspettarmi mentre mi tolgo i sandali. Amo passeggiare a piedi nudi a casa mia, soprattutto in estate. È così fresco.

Prendo il taglierino che si trova sul telaio della finestra della cucina. La scatola sembra che voglia svelare a malapena il suo segreto. Ecco un libro. Qualcuno a Vancouver sa che amo leggere? Un thriller medico, ma guarda un po’. “Notte bianca a Montréal”, di Dominic Cadorette. Caspita! Un piccolo biglietto da visita fuoriesce dal libro. In stampato elegante: Dominic Cadorette, scrittore. E in penna blu: Amichevolmente, D. La conosco questa scrittura? O è solo un’idea?

Il retro del libro mostra la foto di un uomo della mia età. Lo scrittore è al suo decimo romanzo con lo stesso spirito, da quel che leggo. Sempre dei romanzi polizieschi in ambito medico.

Questa volta con “Notte bianca a Montréal” a quanto pare si è superato.

Una donna si sveglia in un ospedale psichiatrico. Tutti la chiamano Anne, un nome che non le dice niente. Ha la strana sensazione di essere stata scambiata con qualcun’altra. Ben presto si scopre che il personale sanitario e lo psichiatra conoscono la sua vita, la sua infanzia a Toronto, i suoi amici, il suo divorzio. E poi c’è questa vicenda di cui parlano solo implicitamente. Aspettando, che recuperi la memoria, dicono. Una tela si tesse intorno a lei. È o non è Anne? Di quale vicenda deve ricordarsi? E perché il giardiniere le consiglia di stare al loro gioco? Un libro da leggere tutto d’un fiato, sino a perderlo. Passerete una notte in bianco.

Ecco il libro che mi farei decisamente come regalo per le vacanze. Quindi, non devo più andare in libreria. Non in questo mese, il che mi eviterò l’entusiasmo della Signora Bourdon, meglio così.

Ma chi è questo Signor Cadorette? Come ha fatto a trovare il mio indirizzo? Che legame c’è con la Signora Cadorette di trent’anni

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